lunedì 28 marzo 2011

Gnocchi di semolino al Castelmagno...due mondi che si abbracciano

Ecco qua, quando la tradizione di due regioni si mescola spesso si ottengono dei risultati inaspettati. Questo è il caso di questo piatto, nato dalla miscela delle tradizioni del Lazio e del Piemonte, che ci regalano rispettivamente gli gnocchi di semolino l’una e il formaggio Castelmagno l’altra. Gli ingredienti sono estremamente semplici, come la preparazione.

Ingredienti per 4 persone:

Per gli gnocchi:
250 g di semolino
500 g di acqua
500 g di latte
120 g di burro
240 g di Castelmagno a scaglie
sale
Per la fonduta:                                                                               Per la riduzione di Vino:

125 g di panna                                                                                 300 ml di Cesanese del Piglio
1 cucchiaino di maizena                                                                   1 chiodo di garofano
4 cucchiai da zuppa di Castelmagno grattugiato                                  ¼ di cipolla
                                                                                                       ½ carota
                                                                                                       1 cucchiaino di maizena
                                                                                                       ½ cucchiaino di sciroppo di glucosio

Preparazione

Questa volta dovrete lavorare su più fronti in contemporanea. Non abbiate paura, tutte le fasi della preparazione hanno tanti momenti “morti” che vi permettono di portare avanti altre lavorazioni insieme.
Iniziate subito col preparare il semolino. Per far questo mettete in una pentola il latte e l’acqua, con il burro e un po’ di sale (due prese basteranno) e mettete sul fuoco.  Giunti all’ebollizione versateci dentro il semolino a pioggia, mescolando con una frusta per circa 4 minuti, mantenendo un fuoco basso sotto la pentola. Una volta raggiunta la densità corretta (tipo purè) stendete su un piano freddo  in modo omogeneo con uno spessore di 1 centimetro(andrebbe bene il marmo, ma un vassoio va lo stesso), e fate freddare.

Mentre attendete potete preparare la riduzione di vino. Mettete in un pentolino il vino con tutti gli ingredienti, salvo la maizena. Posizionate su un fuoco al minimo e fate andare fino ad ottenere un volume di un terzo rispetto a quello di partenza. Alla fine filtrate il tutto. Sciogliete la maizena in una tazzina da caffè di acqua e unitela alla riduzione riportata all’ebollizione sul fuoco, girando con una frusta.

Non resta che preparare la fonduta di Castelmagno. Per questa basta seguire il procedimento già visto altre volte, ovvero mettere a bollire la panna, sciogliere la maizena  in una tazzina da caffè di acqua e unirla alla panna in ebollizione; togliere il tutto dal fuoco e aggiungete il Castelmagno grattugiato. Girate con una frusta e riponete.

A questo punto la stesa di semolino si sarà freddata. Tagliate quindi dei dischi con un diametro d circa 4 centimetri. Poneteli su una placchetta ricoperta con carta da forno, spolverateci sopra il Castelmagno a scaglie. Mettete in forno preriscaldato a 200 °C per 5-6 minuti, fino a che non gratina il formaggio. Servite con la fonduta di Castelmagno e la riduzione di vino a parte.

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